“Jenny, che cos’è l’eterodirezione?”
“È l’influenza sociale che ti fotte l’esistenza”.
Effettivamente, l’eterodirezione è un tipo di influenza sociale, talmente pervasiva da compromettere l’intero vissuto di un individuo.
Sin dalla tenera età, le persone sono esposte all’influenza della famiglia, tramite l’educazione impartita dai genitori; all’influenza delle istituzioni, in particolar modo tramite l’educazione scolastica; e all’influenza dei gruppi sociali, formati soprattutto dai coetanei.
Tutto ciò contribuisce a quella che in sociologia è denominata “socializzazione“, ovvero l’interiorizzazione di norme sociali, norme morali, ruoli sociali e di tutto ciò che permette all’individuo di vivere e integrarsi in una data società e che permette l’autopoiesi della società stessa.
Dunque, pare che fin dall’infanzia lo sviluppo della nostra identità venga limitato e manipolato secondo le necessità intrinseche della società.
L’individuo quindi impara che ha bisogno di una guida costante per gestire e orientare se stesso, ed è proprio qui che entra in gioco l’eterodirezione, attraverso l’emulazione dei comportamenti altrui.
Esempi di eterodirezione
Voglio precisare che questi processi agiscono a livello inconscio sull’individuo che è del tutto inconsapevole di vivere, fare e pensare certe dinamiche. Ma lasciate che vi faccia alcuni esempi pratici per aiutarvi a capire:
– un quarantenne che con totale apatia si accinge ad entrare in ufficio
– una madre di famiglia intenta a scrivere commenti misogini su facebook
– un teenager che cerca di masturbarsi sui porno di Jessica Drake
Cos’hanno in comune questi soggetti? Sono tutti in balia dell’eterodirezione, succubi di uno stile di vita che non gli appartiene.
– Il quarantenne da giovane avrebbe voluto studiare arte, ma la società da un maschio etero si aspetta esclusivamente che sia in grado di portare il pane a tavola. E quindi ora si ritrova bloccato in questa esistenza infausta, credendo sia ormai troppo tardi per poter cambiare le cose.
– La madre di famiglia è frustrata dalla sua vita limitata alle quattro mura domestiche, ma non riesce ad ammetterlo a sé stessa, per cui sfoga la sua frustrazione sulle donne che apparentemente stanno vivendo la vita che lei vorrebbe per sé.
– Il teenager si sta costringendo a masturbarsi su una pornostar perché i suoi coetanei è così che fanno. Purtroppo nel suo gruppo sociale non c’è nessun altro omosessuale e quindi lui si sente in difetto, nonché a disagio, a non essere uguale agli altri.
Conclusioni
Insomma, in parole povere, l’eterodirezione è quell’orribile pressione sociale che, a livello inconscio e profondo, spinge tutti noi a tentare di omologarci al nostro gruppo di riferimento.
È chiaro che nella situazione odierna il gruppo non sia l’unica influenza sociale, una forte pressione, infatti, se non la più grande, arriva dai mass media e dai social network, che ci martellano costantemente con immagini e messaggi su ciò che va fatto o non fatto, su ciò che deve piacerci o non piacerci, su ciò che dobbiamo essere o evitare di essere.
In conclusione, tutti subiamo le forze eterodirette della società, e per molti probabilmente certe imposizioni calzano quasi come un vestito fatto su misura, ma ci sono molti altri a cui questo vestito sta troppo stretto e dovrebbero semplicemente comprare un vestito nuovo, o per meglio dire, dovrebbero finalmente abbracciare la loro vera essenza.
Per approfondimenti, continua a leggere:
L’eterodirezione in sociologia
Anomia e autonomia: si può essere immuni all’eterodirezione?
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