Ti sei mai ritrovato sulla pagina Instagram di un life coach a pensare che la maggior parte dei post fossero eccessivi, impraticabili o semplicemente delle cazzate? O magari hai proprio provato a seguire i consigli di un life coach e ti sei sentito peggio di prima? Beh, ho una notizia per te, non sei tu il problema, ma non sono neanche del tutto sbagliati i consigli dei life coach.
Per molte persone, infatti, può essere utile utilizzare alcune piccole strategie per maturare, per arricchire delle relazioni o per migliorare la propria situazione lavorativa, ma questi consigli risultano adeguati per persone che sono già propense ad apportare certi cambiamenti nella propria vita, oppure – non me ne voglia nessuno – per persone che non hanno una personalità ben sviluppata e che hanno sempre bisogno di una guida che mostri loro la strada battuta da seguire.
E tu invece?
Ho individuato tre macrocategorie di persone non compatibili col lavoro dei life coach, vediamo se ci sei anche tu.
1) I disadattati
I disadattati, qui non riferiti con quell’accezione negativa che spesso si dà nel linguaggio colloquiale, bensì ci si riferisce a loro come quei soggetti che non presentano un elevato grado di adattabilità all’ambiente e/o alla società.
Lo so, sembra ancora una cosa brutta, ma facciamo degli esempi concreti: il ragazzo che va male a scuola, l’uomo che non riesce a tenersi un lavoro stabile, la donna che fatica a instaurare rapporti umani, le persone che rifiutano la concezione monogama delle relazioni, insomma tutti coloro che non riescono a espletare le loro funzioni sociali, ovvero non riescono a fare ciò che la società e gli altri individui si aspettano da loro.
Per queste persone, i consigli del life coach risultano pleonastici. È inutile dire a una persona poliamorosa che risolverà i suoi problemi col tradimento quando troverà l’amore della sua vita; è inutile dare, all’uomo dal licenziamento facile, dei tips per aumentare la produttività.
2) I narcisisti
Anche in questo caso il termine non è inteso nell’accezione negativa che ha preso negli ultimi anni. Per narcisisti intendo quelle persone che si amano così come sono, che amano i loro pregi ma soprattutto i loro difetti e per questo possono riscontrare difficoltà ad intessere rapporti umani duraturi.
Questi individui possono essere tacciati di egoismo, scarsa empatia, superficialità e spesso viene chiesto loro di cambiare. Personalmente ho sempre trovato la richiesta di cambiare quasi come fosse una violenza psicologica; credo sia egoista, da parte nostra, chiedere a qualcuno di cambiare solo per adattarsi alle nostre esigenze.
Eppure le persone ci provano a cambiare, nel vano tentativo di salvaguardare un rapporto, ma con tutta la buona volontà non riescono a seguire i consigli seriali dei life coach su come diventare più seri, più empatici, più presenti, ecc, in pratica come essere meno se stessi, perché per quanto ci provino la loro natura è un altra e loro amano la loro natura, non possono rinnegare se stessi.
3) Individui con disturbi dell’umore, della personalità o dello spettro autistico
Si tratta di persone con problematiche psicologiche o neuropsicologiche che, ovviamente, non possono essere incasellati sotto la dicitura “uomo medio”.
Molto spesso queste persone non sono coscienti della loro situazione psicologica, ma avvertono chiaramente del disagio, quindi provano in tutti i modi a omologarsi agli altri, alla massa e così finiscono per affidarsi a professionisti che non hanno alcuno strumento per seguirli a dovere, col risultato, talvolta, di andare a peggiorare una situazione preesistente.
E quindi cosa fare per tutti loro?
Per gli ultimi è bene indirizzarli verso professionisti adeguati, quali psicologi o psichiatri. Per gli altri, invece, occorre che siano guidati verso la comprensione della loro natura e aiutati ad accettare la loro “diversità”. Scusate, odio questa parola, per me non esistono persone diverse, ma solo persone uniche! Non si possono elargire delle massime generali come se fossimo umani preconfezionati, a ognuno va cucito il suo abito su misura!
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