Psicologia positiva? Vediamo cos’è

La psicologia positiva è una disciplina recente che afferisce alla branca delle psicologie applicate. Forse ne avrete sentito parlare come “scienza della felicità”, poiché le sue metodologie trovano reale fondamento nella ricerca scientifica psicologica.

Lo scopo primario di suddetta disciplina è quello di individuare – attraverso esperimenti – delle regole generali volte alla realizzazione e al benessere delle persone e della collettività. Lo spiega bene lo psicologo Yves-Alexandre Thalmann:

In psicologia, il metodo scientifico garantisce che i risultati individuati siano applicabili al più grande numero di persone […]  Ciò che si può definire scientifico non è né migliore né più valido di altri approcci, tuttavia è generalizzabile. Ciò che invece non è scientifico non è né peggiore né necessariamente meno efficace, ma non si sa fino a che punto sia applicabile ad altre persone.

Come i lettori di questo blog ormai sapranno, non mi piacciono le generalizzazioni e quelle fantomatiche applicazioni di metodologie standardizzate, tant’è che il mio obiettivo, in veste di social counselor e pseudo divulgatrice, è proprio quello di comprendere e far sentire comprese tutte quelle persone che non riescono a riconoscersi nella maggioranza della folla, eppure trovo che i consigli e le strategie suggeriti dalla psicologia positiva possano dare beneficio anche ad alcuni esponenti della nostra minoranza.

Come praticare la felicità

Ci sono diverse attività che possono aiutare a migliorare il nostro benessere psico-fisico, ma prima è estremamente necessario abbandonare tutte le nostre errate convinzione riguardo il raggiungimento della felicità, come ad esempio l’accumulo di ricchezze, il raggiungimento di certi obiettivi lavorativi, la realizzazione personale tramite la relazione di coppia, ecc; insomma, è necessaria una vera e propria rivoluzione valoriale.

Siete disposti a farlo? Allora vediamo insieme le buone pratiche di psicologia positiva.

1) La gratitudine

Esprimere gratitudine verso il prossimo e verso se stessi è un toccasana per il benessere. Per farlo, infatti, bisogna adottare un atteggiamento positivo e focalizzare l’attenzione sulle cose belle che si hanno, sulla fortuna di avere famigliari, amici o partner al nostro fianco, sui privilegi che la vita ci ha donato.

Risulta utile redigere un diario della gratitudine, dove scrivere, ogni sera, qualcosa per cui siamo grati in quella giornata (un complimento da parte del capo, la gentilezza di un estraneo, il cibo in tavola, aver trovato una presa di corrente quando stava per morire la batteria del cellulare – può sembrare stupido ma è un enorme privilegio occidentale l’elettricità – insomma qualsiasi cosa).

2) La gentilezza:

Praticare gentilezza verso la propria cerchia sociale e/o verso uno sconosciuto aiuta a connetterci umanamente agli altri. Inoltre, esprimere gentilezza provoca emozioni piacevoli che migliorano l’immagine positiva che abbiamo di noi stessi e degli altri, dai quali ci aspettiamo altrettanta gentilezza in futuro, ergo aumenta la stima e l’ottimismo nei confronti dell’umanità – che di questi tempi se ne ha proprio la necessità.

3) Il sorriso: sorridere e ridere mette il buon umore, si sa. Allora, se siamo un po’ giù di morale, chiamiamo quella persona che sa sempre come farci ridere, oppure guardiamo una comedy o cerchiamo qualcosa che sappia farci sorridere.

Inoltre, gli psicologi hanno scoperto che vi è una connessione tra l’uso dei muscoli del viso e le emozioni; secondo la teoria del feedback facciale, infatti, il semplice movimento dei muscoli relativi al sorriso è in grado di innescare l’emozione positiva.

Non ci credete? Provate a tenere una matita tra il labbro superiore e il naso per 30 secondi, poi, invece, mettetela tra i denti per altri 30 secondi, l’avete sentita la differenza?

4) Sonno ed esercizio fisico:

Queste sono due buone pratiche unanimemente riconosciute. Se si parla di benessere psico-fisico non si può allora tralasciare le necessità del fisico. Dormire 7-8 ore a notte riduce il rischio di diabete, ipertensione e depressione, inoltre aiuta a calmare la tensione psichica accumulata durante il giorno.

L’esercizio fisico invece, oltre ai rinomati effetti benefici sull’organismo, è una naturale fonte produttiva di endorfine, ovvero sostanze chimiche nel cervello che riducono lo stress, migliorano l’umore e generano euforia e senso di benessere.

5) WOOP

Il metodo WOOP è una strategia mentale che aiuta a visualizzare e soddisfare i propri desideri e/o a modificare le cattive abitudini. La sua applicazione è molto semplice e si articola in quattro fasi:

– Wish (desiderio): visualizza un desiderio che vuoi realizzare o, come detto, una brutta abitudine da cambiare

– Outcome (risultato): identifica il risultato concreto della realizzazione del tuo desiderio

– Obstacle (ostacolo): pensa ai possibili ostacoli interiori o esterni che potrebbero frapporsi tra te  il raggiungimento dell’obiettivo

– Plan (strategia): metti a punto una strategia di contrasto agli ostacoli precedentemente individuati

Test PERMA

Se siete interessati a iniziare un percorso di psicologia positiva vi consiglio di effettuare prima il test PERMA (acronimo di Positive emotions, Engagement, Relationships, Meaning, Accomplishment) che misura il vostro grado di felicità in un intervallo tra 1 e 10, in modo tale da conoscere il vostro livello di partenza per poi compararlo in futuro con i risultati di un nuovo test, affinché possiate comprendere l’efficacia di questo metodo sulla vostra persona.

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