Chi è il Social Counselor
Il social counselor, in italiano “consulente sociale”, è il professionista del counseling sociale, una disciplina moderna che si pone l’obiettivo di sostenere e accompagnare la persona verso il superamento di problematiche individuali e/o relazionali mediante la crescita personale e l’autoconsapevolezza.
Bada bene, il counselor non è colui che dà consigli espliciti su come risolvere un problema, bensì aiuta l’individuo a trovare i propri personali strumenti per far fronte alla problematica presente e a quelle future.
Il counseling sociale si occupa di problematiche quali: difficoltà a socializzare, solitudine, infelicità, scelte di vita, problemi relazionali, alienazione (senso di estraneità rispetto agli altri), apatia, esaurimento emotivo (condizione psicofisica di chi si sente sopraffatto e/o in trappola), burnout e tutte quelle problematiche legate all’accettazione di sé e all’abbandono delle convinzioni e costrizioni a cui la società, la cultura, la famiglia e i contesti scolastici/lavorativi ci obbligano.
FAQ
DOMANDE FREQUENTI
• In media 50 minuti per le sedute individuali.
• 75 minuti per i colloqui con coppie e piccoli nuclei familiari.
• 90 minuti per colloqui con più di 3 partecipanti.
• Sedute individuali: 40€ online – 50€ in presenza
• Sedute 2-3 persone: 55€ online – 65€ in presenza
• Sedute 3+ persone: 70€ online – 80€ in presenza
Dipende da come si sente meglio a suo agio il cliente. È una scelta del tutto soggettiva, il lavoro svolto insieme non cambia.
Non esiste un numero prestabilito di sedute per un percorso di counseling efficace. In media si stima un numero tra gli 8 e i 15 incontri, ma la durata del percorso è comunque soggettiva, ci sono persone a cui bastano anche solo 3-4 sedute e persone che necessitano di più di 15 sedute perché non si sentono ancora sicure ad abbandonare il percorso.
Il counseling sociale è una disciplina moderna che si pone l’obiettivo di sostenere e accompagnare la persona verso il superamento di problematiche individuali e/o relazionali mediante la crescita personale e l’autoconsapevolezza.
Si occupa di problematiche quali: difficoltà a socializzare, solitudine, infelicità, scelte di vita, problemi relazionali, alienazione (senso di estraneità rispetto agli altri), apatia, esaurimento emotivo (condizione psicofisica di chi si sente sopraffatto e/o in trappola), burnout e tutte quelle problematiche legate all’accettazione di sé e all’abbandono delle convinzioni e costrizioni a cui la società, la cultura, la famiglia e i contesti scolastici/lavorativi ci obbligano.
Il counseling sociale non si occupa di tutte quelle problematiche che afferiscono al campo della psicologia e della psichiatria.
Non si occupa di depressione, ansia, attacchi di panico, disturbi del sonno, disturbi della personalità, disturbi alimentari, disturbo da stress post-traumatico, psicopatologie.
Di solito gli adolescenti sono restii ad affidarsi a un professionista (anche gli adulti in realtà) quindi è difficile per un genitore preoccupato convincere il proprio figlio a intraprendere un percorso di counseling.
Può essere utile spiegare all’adolescente che il primo incontro è solo conoscitivo e che non si instaura nessun obbligo tra lui e il counselor.
Il potere decisionale è suo: può interrompere quando vuole gli incontri e può decidere se effettuare le sedute online o in presenza.
Inoltre, ricordargli che ciò che verrà detto durante i colloqui sarà strettamente confidenziale tra lui e il counselor.
Sì, occorre il consenso informato firmato da entrambi i genitori.
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Gli strumenti del counseling sociale
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La psicologia positiva è una disciplina recente che afferisce alla branca delle psicologie applicate.